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La camminata: un’arma segreta
contro le malattie cardiovascolari …

Benessere in Pillole

La camminata: un’arma segreta contro le malattie cardiovascolari, l’infiammazione e la depressione.

La camminata, un’attività fisica semplice ed accessibile a tutti, si rivela un’arma segreta contro molteplici problematiche di salute, in particolare quelle legate a malattie cardiovascolari, infiammazioni croniche e disturbi dell’umore. Tu cosa aspetti?

Prevenzione delle malattie cardiovascolari

L’attività fisica regolare, e la camminata in particolare, è fondamentale per la salute cardiovascolare. Aiuta a:

Ridurre la pressione sanguigna: La camminata favorisce il rilassamento dei vasi sanguigni, contribuendo a normalizzare la pressione arteriosa.

Migliorare il colesterolo: La camminata favorisce l’aumento del colesterolo buono (HDL) e la diminuzione di quello cattivo (LDL), riducendo il rischio di aterosclerosi.

Rafforzare il cuore: L’attività fisica regolare, compresa la camminata, rafforza il muscolo cardiaco, migliorandone l’efficienza.

Potenziale antinfiammatorio

Studi scientifici hanno evidenziato come la camminata possa avere un impatto positivo sull’infiammazione cronica, spesso associata a diverse malattie, tra cui:

Diabete: La camminata migliora la sensibilità all’insulina e contribuisce a regolare i livelli di zucchero nel sangue, riducendo l’infiammazione associata al diabete.

Artrite: L’attività fisica regolare, come la camminata, può mitigare il dolore e ridurre l’infiammazione caratteristica delle affezioni articolari.

Obesità: La camminata è un’ottima alleata nella gestione del peso, fattore correlato spesso all’infiammazione.

Controllo della pressione arteriosa

La camminata favorisce il rilassamento dei vasi sanguigni, contribuendo a ridurre la pressione arteriosa. Uno studio pubblicato sul *Journal of the American Heart Association* (2021) ha dimostrato una significativa correlazione tra aumento della camminata quotidiana e riduzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica.

Miglioramento del profilo lipidico

La camminata migliora il profilo lipidico, aumentando i livelli di colesterolo HDL (colesterolo “buono”) e diminuendo quelli di colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”). Un’analisi pubblicata su *Circulation* (2018) ha evidenziato l’efficacia dell’esercizio fisico regolare, inclusa la camminata, nella riduzione del colesterolo LDL e nel miglioramento del profilo lipidico complessivo.

Rafforzamento del muscolo cardiaco

L’attività fisica regolare, inclusa la camminata, rafforza progressivamente il muscolo cardiaco, migliorando la sua efficacia nel pompare il sangue. Studi epidemiologici hanno dimostrato una correlazione tra un livello più alto di attività fisica e una minore incidenza di malattie cardiache coronarie.

Controllo dell’infiammazione cronica

L’infiammazione cronica è un fattore chiave in diverse patologie croniche metaboliche, sistemiche e muscoloscheletriche. La camminata può contribuire a mitigarla.

Miglioramento del controllo glicemico

La camminata aumenta la sensibilità all’insulina, quindi aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue, riducendo l’infiammazione associata al diabete. Studi clinici pubblicati su *Diabetes Care* (2011) hanno evidenziato i benefici della camminata nel controllo glicemico e nell’insulino-resistenza.

Mitigazione del dolore e dell’infiammazione nelle patologie articolari

L’attività fisica regolare, come la camminata, può ridurre il dolore e l’infiammazione caratteristiche di condizioni come l’artrite. Ricerche pubblicate sull’ *American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation* (2012) dimostrano che l’esercizio regolare, compresa la camminata, può migliorare la funzionalità e ridurre il dolore in pazienti con artrite.

Controllo del peso corporeo

La camminata è un’attività efficace per gestire il peso corporeo. Il mantenimento di un peso sano è fondamentale per ridurre l’infiammazione sistemica correlata all’obesità.

Benefici antidepressivi

La camminata non solo apporta benefici fisici, ma anche psicologici, grazie all’effetto positivo sull’umore:

Liberazione di endorfine che hanno un effetto antidolorifico e migliorano il tono dell’umore.
Miglioramento del sonno e favorisce un sonno più riposante con un ruolo fondamentale per il benessere psicologico.
Controllo dello stress promuovendo un senso di calma e benessere psicofisico.

La camminata, un’attività fisica semplice, accessibile a tutti e di basso impatto, si rivela un potente strumento per la prevenzione e il trattamento di diverse problematiche di salute, tra cui le malattie cardiovascolari, l’infiammazione cronica e i disturbi dell’umore.

dott. Luca Bennati

Soffri di mal di schiena
che irradia alla gamba?

Soffri di mal di schiena che irradia alla gamba?

Distinguere il dolore da ernia discale da altre cause di dolore lombare è fondamentale per una corretta diagnosi e trattamento.

Caratteristiche del Dolore da Ernia Discale

1. Localizzazione:

Generalmente si avverte nella parte bassa della schiena e si irradia lungo un arto, spesso nella gamba (sciatica) seguendo il percorso del nervo interessato.

2. Qualità del Dolore:

Il dolore è spesso descritto come acuto, lancinante o bruciante, a differenza del dolore sordo o oppressivo di altre condizioni. Il dolore è spesso frequente anche di notte.

3. Irradiazione:

Il dolore può estendersi lungo il percorso del nervo compresso dalla presenza erniaria e raggiunge quasi sempre una porzione del piede.

4. Sintomi Associati:

Intorpidimento o Formicolio: Possono manifestarsi insieme al dolore, in particolare lungo il percorso del nervo interessato.
Debolezza Muscolare: Potrebbe esserci una perdita di forza in alcune aree dell’arto colpito. Difficoltà nella camminata di punta o sui tacchi.

5. Movimento e Posizione:

Il dolore tende ad aumentare con determinate posizioni o movimenti, come piegarsi in avanti o sollevare oggetti, e può diminuire stando in piedi o camminando.
Alcuni pazienti trovano utile posizionarsi in una posizione inclinata in avanti ( apertura del canale) per alleviare il dolore.

6. Fattori di Acutizzazione:

Tossire, starnutire o fare sforzi possono in genere aggravare il dolore (manovra di Valsava) a causa dell’aumento della pressione sulla zona lombare.

7. Durata:

Il dolore può essere cronico (durante settimane o mesi) o acuto (insorgenza improvvisa), a seconda della gravità della condizione.

Conduzione Diagnostica

Per confermare la presunta ernia discale, è importante:

-Valutazione Clinica: Consultare uno specialista per un esame approfondito.
– Imaging: Radiografie, risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC) possono essere utilizzate in ausilio alla visita specialistica per visualizzare e confermare la presenza sintomatica di un’ernia.

Se sospetti di avere un’ernia discale, è fondamentale cercare assistenza per una diagnosi corretta e un piano di trattamento adeguato. La gestione precoce può prevenire complicazioni e migliorare il recupero.

Ecco alcune referenze scientifiche relative al dolore causato da ernia discale che possono essere utili:

1. Fritz, J. M., & Kahn, J. (2002).Clinical effectiveness of physical therapy for low back pain: a systematic review. Physical Therapy, 82(9), 885-915.
– Questo studio esamina l’efficacia delle varie terapie, inclusa la terapia fisica, nel trattamento del dolore lombare, con un focus sulle condizioni causate da ernia discale.

2. Adams, M. A., & Dolan, P. (2005).The biomechanics of back pain. British Journal of Sports Medicine, 39(9), 629-633.
– Questa revisione discute la biomeccanica della colonna vertebrale e le implicazioni del dolore lombare, compresa l’ernia discale, fornendo un contesto per la comprensione meccanica del dolore.

3. Boden, S. D., Davis, D. O., Dina, T. S., & Patronas, N. J. (1990). Herniated lumbar intervertebral disc. An analysis of 150 symptomatic patients.The Journal of Bone and Joint Surgery, 72(2), 152-157.
– Questo studio analizza i sintomi e la risposta al trattamento in pazienti con ernie discali lombari, fornendo dati sui pattern di dolore e sui sintomi associati.

4. Weber, H. (1994). Lumbar disc herniation: a controlled, prospective study of surgical versus non-surgical treatment. The New England Journal of Medicine, 331(2), 103-108.
– Questa ricerca offre informazioni comparative tra trattamenti chirurgici e non chirurgici per l’ernia del disco lombare, includendo la valutazione dei sintomi e del dolore.

Queste referenze possono fornire una base scientifica per comprendere meglio il dolore associato all’ernia discale e le sue implicazioni cliniche.

dott. Luca Bennati

Rubrica
“Pillole di Benessere”

Oggi ci immergeremo in una delle presentazioni cliniche più debilitanti esplorando come la chiropratica possa offrire sollievo e miglioramenti significativi.

La Comprensione della Vertigine Cervicogena

La vertigine cervicogena è un disturbo caratterizzato dalla sensazione di rotazione o instabilità, spesso associata a problematiche del rachide cervicale. Questa condizione può derivare da diverse cause come il cattivo allineamento delle vertebre, infiammazione a carico del collo o invecchiamenti  dei dischi intervertebrali chiamati discopatie

Come la Chiropratica può aiutare ?

Recupero della funzionalità Vertebrale. Le manipolazioni vertebrali chiropratiche contribuiscono a ripristinare il corretto allineamento del collo e della parte alta della schiena. Questo processo favorisce un recupero della mobilità del distretto cervicale alleviando la vertigine.
Gestione del Dolore e della Tensione Muscolare. Il trattamento chiropratico include tecniche per ridurre la tensione muscolare, la quale spesso contribuisce alla sensazione di instabilità.
Miglioramento della Funzione Neurologica. La correzione delle disfunzioni meccaniche e il miglioramento dell’equilibrio della colonna vertebrale contribuiscono a allo stato di benessere favorendo una percezione più stabile dell’equilibrio.
Approccio Naturale e Non Invasivo. Il trattamento chiropratico è noto per essere un approccio naturale che evita l’uso di farmaci e interventi chirurgici, rendendolo una soluzione ideale per coloro che cercano opzioni più conservative.
**Personalizzazione del Trattamento**: Ogni paziente è unico e il trattamento chiropratico è personalizzato sulla base delle specifiche esigenze e della condizione clinica dell’individuo.

Per coloro che lottano con la vertigine cervicogena, il trattamento chiropratico offre un’alternativa promettente e priva di farmaci, in grado di portare miglioramenti significativi nella gestione dei sintomi. Se pensi di poter beneficiare di questa forma di trattamento, ti invitiamo a contattare uno specialista per una valutazione individuale.
Alla prossima, e rimani in buona salute!
Dott. Luca Bennati

I Benefici del Trattamento Chiropratico
nella Vertigine Cervicogena

Oggi ci immergeremo in una delle presentazioni cliniche più debilitanti esplorando come la chiropratica possa offrire sollievo e miglioramenti significativi.

La Comprensione della Vertigine Cervicogena

La vertigine cervicogena è un disturbo caratterizzato dalla sensazione di rotazione o instabilità, spesso associata a problematiche del rachide cervicale. Questa condizione può derivare da diverse cause come il cattivo allineamento delle vertebre, infiammazione a carico del collo o invecchiamenti  dei dischi intervertebrali chiamati discopatie

Come la Chiropratica può aiutare ?

Recupero della funzionalità Vertebrale. Le manipolazioni vertebrali chiropratiche contribuiscono a ripristinare il corretto allineamento del collo e della parte alta della schiena. Questo processo favorisce un recupero della mobilità del distretto cervicale alleviando la vertigine.
Gestione del Dolore e della Tensione Muscolare. Il trattamento chiropratico include tecniche per ridurre la tensione muscolare, la quale spesso contribuisce alla sensazione di instabilità.
Miglioramento della Funzione Neurologica. La correzione delle disfunzioni meccaniche e il miglioramento dell’equilibrio della colonna vertebrale contribuiscono a allo stato di benessere favorendo una percezione più stabile dell’equilibrio.
Approccio Naturale e Non Invasivo. Il trattamento chiropratico è noto per essere un approccio naturale che evita l’uso di farmaci e interventi chirurgici, rendendolo una soluzione ideale per coloro che cercano opzioni più conservative.
**Personalizzazione del Trattamento**: Ogni paziente è unico e il trattamento chiropratico è personalizzato sulla base delle specifiche esigenze e della condizione clinica dell’individuo.

Per coloro che lottano con la vertigine cervicogena, il trattamento chiropratico offre un’alternativa promettente e priva di farmaci, in grado di portare miglioramenti significativi nella gestione dei sintomi. Se pensi di poter beneficiare di questa forma di trattamento, ti invitiamo a contattare uno specialista per una valutazione individuale.
Alla prossima, e rimani in buona salute!
Dott. Luca Bennati

La Chiropratica e il Sollievo
dal Mal di Schiena

Il mal di schiena è una delle principali cause di disagio fisico e può influenzare negativamente la qualità della vita quotidiana.

Il mal di schiena ha un impatto enorme sull’assenteismo lavorativo a livello globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il mal di schiena è una delle principali cause di disabilità, influenzando circa il 60-70% della popolazione nei paesi industrializzati. Questa condizione è particolarmente prevalente tra i lavoratori di età compresa tra i 30 e i 50 anni, una fascia cruciale della forza lavoro.

Chronic back pain

Molti pazienti lamentano una condizione cronica di dolore, un senso di inefficienza e precarietà che persiste nonostante i diversi percorsi terapeutici spesso già affrontati.

Il ventaglio delle terapie antalgiche disponibili in ambito sanitario più frequentemente prescritte dalla medicina generale come l’ossigeno ozono terapia, la tecar terapia o il massaggio miofasciale, va precisato, si occupano in prevalenza del sintomo e non della causa che lo ha determinato.

Quando un disturbo articolare resiste alle terapie convenzionali che potremmo definire palliative, è fondamentale rivalutare il caso clinico nella sua complessità indicando un percorso terapeutico sviluppato in funzione della diagnosi e dei fattori causali che lo hanno determinato.